In occasione della XXIV edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che è cominciata lo scorso 14 ottobre, e si concluderà il 20, abbiamo parlato del ruolo che riveste la lingua nel costruire il senso identitario, soprattutto negli italiani e nelle italiane di seconda e terza generazione.
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Recuperare l'italiano "è particolarmente importante per chi, come me, è di terza generazione, per non dimenticare le nostre origini che ci fanno sentire più collegati alla nostra cultura", commenta Christina Occhino ai microfoni di SBS Italian.
"Io sono una fan incredibile della lingua e delle tradizioni italiane, dunque in casa nostra, l'italiano si parla", interviene Lara, un'ascoltatrice.
Charlie Aitken, che ha solide radici italiane da parte della madre, ha avviato il progetto "Italian Soul" da giovanissimo, mosso dal desiderio di tramandare e conoscere meglio la propria storia familiare.
"A scuola ho scelto di fare un progetto sui miei nonni italiani, un piccolo libro con le ricette di famiglia, che poi è diventato un progetto più grande", racconta Charlie.
La prof.ssa Bruna Carboni, lettrice di lingua italiana presso l’ANU (Australian National University), proprio in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, sta organizzando un evento con quiz sulla letteratura italiana.
"Spingo [i miei studenti] continuamente a leggere (...) e ho preparato dei piccoli quiz che possano stimolarli e incuriosirli", spiega.
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"Secondo me è importantissimo mantenere un legame con la lingua", interviene Rita chiamando in onda. "Mi frustra quando faccio le parole crociate e non mi vengono i vocaboli".
Al dibattito è intervenuta anche Tahlia Guzzardi che, insieme ad altri studenti, presiede il Monash University Italian Club.
"Per me mantenere la lingua italiana significa anche mantenere il legame con la cultura italiana. Sono nata in Australia e non ho mai avuto l'opportunità di poter andare in Italia, ma sono in grado di parlare con mio nonno e con i miei amici all'univeristà", racconta.
Quali sono le vostre esperienze? La lingua è ancora una parte importante della vostra vita? O magari lo è stata per i vostri nonni e genitori, ma ora sta cambiando?