In questo episodio scopriamo:
- Perché i detective del giallo mediterraneo sono tendenzialmente "buone forchette"
- Perché il tema ricorrente del cibo riflette una convivialità tutta mediterranea, ma non solo
- Perché il cibo ha una funzione quasi politica in questi romanzi
"Questa idea della convivialità, della condivisione del cibo, è una cosa che torna in praticamente tutti i gialli mediterranei", spiega Barbara Pezzotti.
"Non tutti i detective mangiano cose prelibate o sopraffine, però sicuramente tutti vedono il cibo e il pranzo come un rituale, come qualcosa da celebrare o da condividere".
Alcune parti di questi romanzi sono delle mini conferenze sul ciboBarbara Pezzotti
Il cibo riveste una funzione quasi politica per molti di questi autori, ad esempio Andrea Camilleri: "in vari libri Montalbano si rifiuta di mangiare la cotoletta alla milanese, per esempio, la vede come un cibo che è assolutamente alieno a lui".
C'è anche Haritos, il personaggio di Petros Markarīs: "per lui ribadire l'importanza del cibo greco è un modo anche per combattere la globalizzazione che rende tutti uniformi e tutti uguali. Una forma di resistenza attraverso il cibo e il gusto per i piatti locali".
Ma d'altro canto ci sono anche i personaggi femminili, come Petra Delicado della spagnola Alicia Giménez-Bartlett e Kati Hirschel della scrittrice turca-tedesca Esmahan Aykol: "Nessuna delle due cucina, e credo che questo sia stato fatto di proposito per, diciamo, rispondere allo stereotipo della donna mediterranea in cucina".
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