La poesia italiana è “fichissima”

Il 18enne di Melbourne Hugh Almond, due volte finalista alla Dante Poetry Competition, racconta come sia nato il suo amore per l’italiano e cosa lo aiuti a coltivarlo tutti i giorni.

Hugh Almond durante il suo soggiorno di studi a Verona. Credit: Image provided

La passione di Hugh Almond per la lingua italiana è iniziata grazie ad un insegnante incontrato mentre frequentava Year 7 che era “molto incoraggiate e simpatico” e da allora la lingua di Dante è diventata “parte della mia vita”, come racconta ai microfoni di SBS Italian.

In particolare, Hugh - studente all'ultimo anno dello Scotch College di Melbourne - sostiene che la poesia sia un veicolo "fichissimo" per studiare la lingua.

Hugh Almond negli studi di Melbourne di SBS. Credit: SBS Italian

Questo ha permesso al 18enne di mettere alla prova la sua competenza linguistica partecipando alla Poetry Competition organizzata dalla Dante Alighieri Society per ben due volte, arrivando in entrambi i casi in finale.

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Quest’anno Hugh ha scelto la poesia “Versicoli quasi ecologici” di Giorgio Caproni perché “il surriscaldamento globale è un problema molto grave, molto importante specialmente per la mia generazione. Questa poesia parla di ambiente, per questo l’ho scelta”, spiega.

Hugh Almond in Italia. Credit: Image provided

Due anni fa, Hugh ha avuto la possibilità di partecipare ad uno scambio culturale e trascorrere qualche mese in Italia, dove ha frequentato un liceo e vissuto con quella che oggi considera la sua seconda famiglia.

Nonostante quanche grattacapo grammaticale, grazie allo studio - che intende proseguire anche all’università - e agli amici italiani con cui parla sempre, riesce a mantenere vivo il suo amore per l’italiano e coltivarlo nella sua vita di tutti i giorni agli antipodi.

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