"Chiamatemi Giorgio, ho l'Italia nel sangue"

Giorgio Pargat Singh 2

Giorgio Pargat Singh nella pizzeria di Melbourne nella quale lavora. Credit: SBS Italian - Dario Castaldo

La storia di Pargat, il pizzaiolo del Punjab: "Gli italiani mi hanno stregato, mi hanno sempre dato sostegno, aiuto e coraggio. E tutto è cominciato quando ho imparato la lingua".


Pargat Singh è nato nel 1972 ad Amritsar, la città santa dei sikh.

Nonostante una grave menomazione fisica, dovuta alla poliomielite che lo affligge dalla nascita, a 18 anni ha deciso di lasciare il Punjab per tentare un'esperienza all'estero.

Clicca il tasto 'play' in alto per ascoltare l'intervista a Pargat 'Giorgio' Singh

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Pargat Giorgio Singh (a sinistra) assieme ad Harpal Singh (a destra) e alla famiglia del suo benefattore davanti al tempio d'oro di Amritsar. Credit: courtesy of Giorgio Singh
Finito in Italia quasi per caso, Pargat ha dovuto affrontare una serie infinita di imprevisti: una settimana dopo il suo arrivo a Cremona si è ritrovato senza un tetto, ed è stato costretto a dormire sotto un camion.

Dopo tre giorni senza cibo e dopo un ricovero in ospedale, Pargat era sul punto di mollare tutto per tornare in India.
La mia vita è cambiata quando ho trovato lavoro in un circo: è stata la donna che lo gestiva a chiamarmi Giorgio
Ma proprio a quel punto ha incontrato la persona che gli ha cambiato la vita: Harpal Singh, un suo vecchio connazionale, un benefattore stabilitosi in provincia di Mantova che negli anni Novanta aiutava i giovani immigrati dal subcontinente indiano ad integrarsi in Italia.

Grazie ad Harpal Singh, Pargat ha trovato il suo primo vero lavoro.
"All'epoca gli indiani in Italia erano tutti impiegati o nei luna park o nei circhi. Per un anno mi sono occupato di pulire le gabbie delle tigri, dei leoni, dei leopardi, degli elefanti e degli altri animali selvatici", racconta Pargat a SBS Italian.

È stato allora che Pargat si è innamorato del calore degli italiani e ha deciso che avrebbe voluto continuare a vivere nel Bel paese.
Anche quando tornavo in India, in realtà volevo stare in Italia
Pargat ' Giorgio' Singh
Finita l'esperienza nel circo, Pargat - nel frattempo diventato per tutti 'Giorgio' - è entrato nel mondo della ristorazione, dove inizialmente è stato impiegato come lavapiatti e poi si è gradualmente fatto strada in cucina.

"È stato lì che ho cominciato a conoscere gli italiani ed è sempre lì che ho imparato l'italiano. Soprattutto, è stato lì che uno chef salernitano mi ha insegnato a fare le pizze", rivela.
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L'immagine di un giovane Pargat Singh in Italia
Grazie a questo mestiere, Pargat 'Giorgio' Singh ha vissuto in mezza Europa - dalla Svizzera all'Inghilterra fino alla Germania - prima di trasferirsi in Australia.

"Anche quando tornavo in India, volevo stare in Italia. Nel vostro Paese non mi è mai mancato niente. E poi la vostra gente mi ha stregato, mi ha sempre dato sostegno e coraggio, anche per imparare la lingua".
Quando sento la gente parlare male dell'Italia mi vengono i brividi
Giorgio Pargat Singh
Al punto che ancora oggi che vive a Melbourne, Pargat si presenta come Giorgio.

"L'Italia mi ha dato tante cose, mi è entrata nel sangue... e adesso mi sento orgogliosamente italiano", conclude.
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Giorgio Singh
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