L'Australia sta per introdurre una normativa che impone alle imprese di accettare pagamenti in contanti per beni essenziali, come generi alimentari e carburante.
Questa decisione, che mira ad assicurare l'inclusione finanziaria di quella porzione di popolazione ancora legata al denaro contante, solleva questioni logistiche e economiche rilevanti.
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Nonostante il 94% dei pagamenti nel Paese avvenga in forma digitale, esiste ancora una fascia di popolazione, spesso in aree meno servite da infrastrutture tecnologiche, che dipende dal contante.
"La legge di mercato vale per tutti; le realtà australiane sono diverse ed è lì dove il governo, invece di pensare al mercato, dovrebbe cercare di agevolare, invece di mettere nuove misure e nuova amministrazione, legislazione, eccetera", afferma Tani.